Видео

Caro amico e compagno, grazie per l'apprezzamento. Del resto, la passione con cui l'hai guardato è come quella che ci ho messo io nel tradurlo e sottotitolarlo. Se vuoi sapere di più su questa coproduzione sovietico-tedesca orientale, ti consiglio la lettura delle memorie dello sceneggiatore, molto interessanti anche per capire i diversi approcci all'opera da parte dei sovietici e dei tedeschi. Nel prossimo commento ti incollo il link.

sites.google.com/view/spaziocollettivo/vento-dellest?authuser=0#h.8kgi3wixcxg In questo sito, nella sezione Vento dell'Est, trovi le memorie dello sceneggiatore Grebnev ma anche altri materiali. Dai un'occhiata anche al sito in generale, potresti trovarci qualcosa di interessante. Grazie e buona serata. Leandro Casini

@@leacasi grazie mille compagno! Un ottimo sito! Luogo virtuale in cui recarsi per ampliare il mio bagaglio culturale con letture da aggiungere ai libri e documentari a cui dedico attenzione. Grazie ancora e complimenti per il lavoro di traduzione! Un saluto, Mauro.

@@MC91PCI Il sito è aperto alle segnalazioni di libri, di documentari, accettiamo recensioni e contributi di analisi. Naturalmente secondo le linee e nel solco della cultura politica del sito, che è abbastanza evidente. Ti ringrazio per tutto. A presto. Leandro

Si chiama "Sinij platoček" (Il fazzoletto azzurro) (Синий платочек), è del 1940.

ruclips.net/video/3jm93i4UUJc/видео.htmlsi=NT6iiIVUlRtKxH8F

Buongiorno, prego. Le segnalo un articolo uscito qualche giorno fa sul «manifesto», riprodotto sul sito che gestisco insieme ad altri amici (sites.google.com/view/spaziocollettivo/vento-dellest?authuser=0#h.xp74v28414jb). L'articolo sul «manifesto» si concentra di più sul periodo latino-americano del cantante, sui rapporti con i compagni cileni in particolare, mentre il documentario prende in esame un po' tutto ma è molto centrato sul periodo degli stretti rapporti con l'Unione Sovietica e della vita in Germania Est. Ho anche altri materiali su Reed, sempre di fonte russa, e forse un giorno tradurrò anche quelli. Buona giornata Leandro Casini

@@leacasi grazie infinite per la segnalazione.

Ascolta bene, a me pare l'inconfondibile voce di Gino Paoli

Qui la prima parte: ruclips.net/video/ms5Ga6kNvHM/видео.html

@@leacasi grazie

La questione è complessa. A differenza di altri gruppi etnici, nel caso dei cinesi di Prato i bambini nascono sì in Italia, ma poi, a 4-5 anni, la maggior parte vengono riportati in Cina e affidati ai nonni. Tornano qua verso i 12 anni, senza sapere una parola di italiano e la stragrande maggioranza ha enormi difficoltà nel percorso scolastico, proprio per la scarsa conoscenza della nostra lingua. Il fatto poi di vivere all'interno di una grande comunità offre loro pochi stimoli all'integrazione. Diciamo che le ragazze del documentario rappresentano per ora più delle eccezioni che la regola. Spero davvero che le generazioni future, come è detto alla fine del film, riescano a integrarsi meglio, pur senza perdere il prezioso carico culturale che si portano dietro. Grazie.

Ti ringrazio per l'apprezzamento.

Ma sta zitto

@@mariocanfora9117 ma start citt tu e studiati la storia vera

@@mistercik ma quale storia vera ahahahahah

@@mariocanfora9117 furono i sovietici a liberare Auschwitz così come adesso sono i russi a liberare il donbass dal regime di Kiev oltre a molti campi di internamento di bambini per la tratta dei pedosatanisti dove c'è di mezzo anche il Vaticano. Ripeto, ricerca le informazioni altrimenti sei un altro guscio vuoto senza sostanza e omologato a tutti gli altri

@@mistercik il Donbass però non vuole essere liberato Anche perché non c'è nessun regime che lo opprime visto che in maggioranza hanno votato per restare in Ucraina e non confluire nella Russia Ah parentesi anche i russofoni non sono filorussi, a stragrande maggioranza

Prato è molto particolare, la percentuale di cittadini cinesi è altissima. Pensa che nella scuola superiore in cui insegno ci sono classi composte esclusivamente da ragazzi cinesi: non è una condizione facile, ma è molto stimolante.

Grazie a te per il commento così lusinghiero. Tu insisti, ognuno ha i propri tempi di apprendimento, soprattutto nelle lingue straniere; ma vedrai che piano piano comincerai a capire. Nei film, soprattutto quelli contemporanei, il linguaggio è molto colloquiale, e non è facile raccapezzarcisi. Se sei alle prime armi, imposta i sottotitoli russi automatici, aiutano. Oppure per ora guardati non i film, ma i documentari, dove il linguaggio è standard e puoi acquisire esperienza nell'ascolto. In bocca al lupo per tutto!

@@leacasi Спасибо большое! Ho notato che anche con i cartoni è molto più facile capire. Sono proprio i film in originale non doppiati che mi risultano impossibili :)

Il video è dedicato alla Resistenza, mentre la versione italiana della "Varsaviana" mi risulta risalire alla fine degli anni Sessanta o inizio Settanta (era l'inno di Potere Operaio). Vi si parla di lotte operaie e insurrezioni contro il capitalismo, quindi il testo italiano non è direttamente legato alla Resistenza. Mentre il motivo, la musica, in auge anche durante la Guerra di Spagna, è diventato un inno antifascista, per questo l'ho scelto senza le parole. Ciao

@@leacasi sì, grazie poi l'ho trovato in effetti.

Ciao, vedo se lo ritrovo, poi te lo spedisco via WeTransfer.

L'ho trovato, è diviso in quattro file, riversati in digitale dalla videocassetta con cui l'avevo registrato su RaiDue. Se mi dai la mail, ti mando i file con WeTransfer.

@@leacasi GRAZIE 1000! Veramente gentilissimo. ti invio la mia email qui su youtube ma come messaggio privato. Ancora grazie!

@@pietro.c scusami Pietro, dove sono i messaggi privati su RUclips? Se hai Facebook, potresti chiedermi l'amicizia e mandarmi lì il messaggio privato.

@@leacasi non ho facebook ma ho recuperato un vecchio profilo che avevo creato per scherzo. Ha nome "Piero Cabrini". Se mi confermi che sei il Leandro Casini di Siena e che ha studiato letteratura russa, ti aggiungo subito :)

Io ringrazio lei per l'apprezzamento.